RACCONTI
I testi contrassegnati
da sono
inediti in Italia, presentati in anteprima per i nostri lettori
Speciale: RACCONTI
DI GUERRA
Testimonianze
e storie di Remarque, Manning, Braga, Areão,
Carvalho, Ugolini, Bedeschi, Revelli, Rigoni
Stern, Patti e Piana
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Niente
di nuovo sul fronte occidentale – Erich
Maria Remarque
"Non m'è mai accaduto di udire cavalli gridare, e quasi non ci posso
credere; quella che geme laggiù è tutta la miseria del mondo, è la
povera creatura martirizzata, un dolore selvaggio, atroce, che ci fa impallidire."
Fino
all’ultimo uomo – Frederic
Manning
"Un'immagine lo aveva colpito, la vista di un uomo che procedeva a scatti,
un giocattolo meccanico la cui carica sta per esaurirsi."
Capodanno – Rubem
Braga
"Sai,vecchio? Ci sono dei momenti in cui vorrei addirittura che loro attaccassero. È molto
meglio stare qua, anche con colpi di mortaio che scoppiano da per tutto, piuttosto
che uscire dalla tana per andare a stanare gli altri."
Il
ponte sul fiume Doro – João
Steudel Areão
"Coutinho si incollò al suolo. La ferita subita alla gamba l’aveva
lasciato senza forze. Sentiva il corpo intorpidito e accaldato come se si trovasse
davanti alla bocca di una fornace."
C’era
una volta un sottotenente – Mário
de Carvalho
"Non porta alcun distintivo. Cammina ciondolante e sonnolento. Un passo
in più sulla pista, Lisbona più vicina..."
Monsieur
Paul – Amedeo Ugolini
"Per costoro quello che conta è una rivoltella. Eppure io sono un
uomo d'ordine, un funzionario di banca. Ventotto anni di servizio, ‘impiegato
irreprensibile’."
Centomila
gavette di ghiaccio – Giulio
Bedeschi
"Dio Madonna! respira con la ferita... – mormora
un portaferiti; un sorriso ebete stira le sue labbra esangui."
Mai
tardi – Nuto Revelli
"‘Hanno poi trovato il
mio fucile? La pattuglia com'è andata? Quando andremo di nuovo? Ma mi
mori, mori per la patria’, e parve addormentarsi. Alle 6 dormiva tranquillo;
poi d'un tratto spirò."
Il
sergente nella neve – Mario Rigoni
Stern
"Frugo in un cassetto, ma poi in un angolo vedo delle donne e dei ragazzi
che piangono. Piangono singhiozzando forte con la testa fra le mani e le spalle
che sussultano."
La
capitale tradita – Ercole Patti
"La presenza dei tedeschi invisibili
stringeva la città in un cerchio muto e vischioso. Aspettavamo, tenendoci
ognuno vicino al portone di casa, di vederli apparire da un momento all'altro,
alla svolta."
Ratzek – Antonello
Piana
"Le bombe al fosforo non si potevano mica spegnere, ho visto i piedi
di chi era affondato fino alle caviglie nel bitume delle strade, liquido come
le sabbie mobili ma rovente."
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