Viscere qualsiasi
Alina Vituchnovskaja
Il bruco si trasforma
in farfalla Che vola istericamente e senza scopo. Il vivo segmento fruscia
come un insetto Si tormenta per qualcosa di preistorico. Le ali
sbattono spargendo colori. La loro essenza è cenere e scorza. Una folle
paura che si è ricoperta D'arabesco, come un raffinato eritema.
Villoso
si agita il verme macaone. Una farfalla fugge via da se stessa. Sembra
un occhio con le palpebre Scollate che vola cieco, lacerato.
(Traduzione di Valeria Ferraro)
Alina Vituchnoskaja è nata a Mosca nel 1975. A partire dagli anni Novanta
è protagonista indiscussa della vita culturale e artistica degli ambienti underground
della capitale russa. Nel 1995, mentre sta preparando una serie di articoli sul
narcotraffico nella Federazione, viene arrestata dai servizi di sicurezza con
l'accusa di detenzione, uso e spaccio di stupefacenti. Su pressione del PEN-Club
e dell'Unione degli scrittori, cui è ammessa benché inquisita, viene scarcerata,
in parte in libertà e in parte agli arresti domiciliari, in attesa del processo
che si celebra nel 1998 e si conclude con una condanna a diciotto mesi di reclusione.
È attiva militante del partito nazionalbolscevico dello scrittore Eduard Limonov.
È autrice di numerosi lavori in poesia e in prosa e di varie collaborazioni con
musicisti. La sua produzione è ospitata nel sito http://www.gothic.ru/alina/.
La poesia presentata è inclusa nell'antologia curata da Mauro Martini La nuovissima
poesia russa (Einaudi 2005)
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