TREDICIRIGHE
Arnold de Vos
Ortolano del mio giardino chiuso,
concimo e innaffio
piante che mi sono state date
anche a rischio della salute.
Uno si affeziona al male per la bellezza,
la vigoria e il rigoglio.
Anche l'acqua è un regalo
e il concime porto io stesso,
che mangio del mio giardino.
Quel che c'è di mio nell'arte botanica,
lo sposo volentieri a una pianta bella.
E se tu mi hai dato gli occhi per vedere
guai a te se era per avvelenarmi l'esistenza. |
Arnold
de Vos, olandese, di professione archeologo, vive a Trento.
Finalista e vincitore di numerosi concorsi di poesia, fra le pubblicazioni
si ricordano: Poesie del deficit (Egidam ed.1980, Premio
Piccolo Strega 1979, Premio Taormina 1980), Il portico
(Gazebo ed. 1985, poi in Gazebo. Scrittori e scritture di fine
'900, a cura di M.Bettarini e G.Maleti, Mediateca ed.1999),
Responso (a.c.del Premio "Sikania", 1990), Paradiso
e destino o La perla insonne delle pudende (Sciascia ed. 2000).
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