TEMO UN NUOVO MACCARTISMO
Nadine Strossen
Oltre ad appoggiare come mai prima il Presidente George W. Bush,
che ha raggiunto recentemente il proprio primato con il 90% di
approvazioni popolari, gli Americani, secondo una ricerca del
Washington Post, si mostrano ampiamente favorevoli alla
riduzione delle libertà civili in cambio di dure misure
repressive capaci di evitare nuovi attacchi come quelli dell'undici
Settembre contro lo World Trade Center e il Pentagono. Secondo
questo giornale, più del 70% degli americani approva azioni
come l'intercettazione di messaggi elettronici senza un permesso
espresso dai tribunali e la detenzione a tempo indeterminato degli
stranieri. Queste proposte fanno parte di un "pacchetto"
di sicurezza inviato al Congresso dal Governo, che ha chiesto
la sua approvazione con urgenza. In direzione opposta alla maggioranza,
Nadine Strossen, Presidente dell'Associazione Americana per le
Libertà Civili (ACLU, nella sigla inglese) afferma che
queste misure possono portare ad una "caccia alle streghe"
simile a quella guidata negli anni '50 dal Senatore Joseph McCarthy.
Per la Presidente della ACLU, il Governo degli USA ha già
troppi poteri e la questione è un'altra: diversi tra i
presunti autori degli attentati dell'undici Settembre erano già
apparentemente nelle liste dei sospetti del FBI. Le autorità
hanno agito? Hanno fatto uso di queste informazioni?"
INTERVISTA CON NADINE STROSSEN:
Quali conseguenze può portare alla società americana
il "pacchetto" proposto dal Governo?
E' ancora presto per avanzare previsioni ma nel caso sia approvato
questo insieme di misure ridurrà drammaticamente le libertà
negli USA, anche nel caso di persone che non sono sospettate di
alcun crimine. Nonostante ciò sono molto ottimista riguardo
agli avvenimenti recentmente accaduti. I parlamentari dei due
grandi partiti politici hanno sentito le critiche avanzate dalla
mia organizzazione e da altri gruppi preoccupati per i diritti
dell'individuo, e hanno comunicato al Segretario di Giustizia,
John Ashcroft: " No. Noi non approveremo questa legislazione
immediatamente". E' vero che il Congresso ha approvato una
risoluzione che autorizza l'uso di forze militari, ma anche questo
è stato relativamente limitato. Per esempio, i parlamentari
sono giunti ad esaminare una risoluzione che avrebbe conferito
più potere al Presidente, tanto negli Stati Uniti, quanto
fuori del paese. Ma, come risultato della pressione della mia
organizzazione e di altri gruppi il Congresso non ha approvato
questa proposta.
Che
tipo di poteri?
Erano molto estesi e vaghi: tutti i poteri necessari per combattere
il terrorismo negli USA e all'estero. Il Congresso ha anche esaminato
una dichiarazione formale di guerra e non l'ha approvata. Questo
è molto significativo perché secondo la nostra Costituzione
una dichiarazione di questo tipo conferisce automaticamente al
Presidente poteri d'emergenza per sospendere alcune libertà
civili. Il Presidente, i militari ed altri funzionari del Governo
ripetono in continuazione che siamo in stato di guerra contro
il terrorismo. Ma tutto questo non è altro che retorica.
In termini legali, non siamo in guerra. E ci sono altre cose che
ci portano preoccupazione. Una di queste è il preconcetto
e la violenza contro gli arabo-americani, le persone che vengono
dal Medio Oriente, le persone con radici islamiche o quelle che
sono semplicemente confuse con gli arabi. Tuttavia devo sottolineare
che non mi ricordo di nessuna situazione in cui i funzionari del
Governo non abbiano risposto in modo appropriato alle proteste
riguardo a questo tipo di discriminazione. Il Sindaco di New York,
Rudolph Giuliani, e il presidente Bush, nelle loro prime dichiarazioni
dell'undici Settembre, hanno detto che non sarebbe stata ammessa
alcun tipo di intolleranza nei confronti di fedi religiose o differenze
etniche, e che non sarebbe stato lecito prendere qualcuno come
capro espiatorio.
Ma
l'FBI sta chiedendo alle Università i dati relativi a studenti
stranieri.
Sì. Infatti ci sono problemi relativi agli stranieri. Tanto
la legislazione proposta dal Governo quanto le investigazioni,
non solo riguardo agli studenti ma anche alle decine di persone
che sono state detenute, sono basate, in molti casi, sul fatto
che i sospettati sono immigranti. Purtroppo, come risultato della
legge anti-terrorismo del 1996, l'esecutivo ha già ampi
poteri per arrestare e investigare su persone anche sulla base
di prove segrete. Stiamo facendo una ricerca per verificare quali
strumenti legali potremo usare in difesa di queste persone.
Rispetto
al pacchetto presentato dal Governo al Congresso, quali sono i
rischi che queste misure presentano nel caso in cui vengano approvate?
Ci sono tre grandi pericoli. Il primo è che l'esecutivo
avrebbe il potere per detenere a tempo indeterminato e per deportare
qualunque straniero (anche quelli che vivono da molto tempo nel
paese in una situazione legale), nel caso in cui il Segretario
di Giustizia dichiari che la persona in questione possa rappresentare
un pericolo per la sicurezza nazionale. Il Segretario di Giustizia
non avrebbe bisogno di fornire alcuna prova. E' già abbastanza
negativo il fatto che, secondo le leggi del 1996, questo tipo
di detenzione possa essere realizzata attraverso prove segrete.
Ora, il Governo propone che le detenzioni siano autorizzate senza
alcuna prova. Il secondo grande problema sarebbe il potere che
l'Esecutivo avrebbe di fare vigilanza elettronica, anche oltre
il limite legale. Il Governo americano ha già ampi poteri
in questo campo. La maggior parte delle informazioni intercettate
attualmente includono molti più messaggi innocenti che
dati relazionati a crimini. Con la nuova legislazione, questi
poteri sarebbero amplificati, e le barriere legali, ridotte. Risulterebbe
dunque una violazione della privacy, della libertà di espressione
e della libertà di associazione. Il terzo più grande
motivo di preoccupazione riguarda il potere che l'Esecutivo avrebbe
per assicurarsi il compimento della legge. Nonostante la proposta
di Ashcroft sia stata presentata come necessaria per combattere
il terrorismo, in verità la maggior parte delle misure
fa riferimento non solo a crimini di questo genere, ma a tutti
i tipi di delitti. Negli USA, portano al tribunale diversi casi
che coinvolgono droghe, compresi il possesso e l'uso di marijuana,
ciò che per molti non dovrebbe nemmeno essere considerato
un delitto. Ma anche in questi casi il Governo potrebbe fare uso
dei suoi nuovi poteri, compreso il permesso di realizzare perquisizioni
segrete. Attualmente, soltanto in circostanze eccezionali il Governo
può chiedere alla Giustizia che ritardi l'invio della notificazione
di perquisizione ad un sospetto. Questo accade solo quando si
indaga su un delitto molto serio e quando le prove corrono il
rischio di essere distrutte nel caso in cui la notifica sia fatta.
Secondo il pacchetto presentato al Congresso queste perquisizioni
potrebbero diventare molto più frequenti. Un altro problema
della legislazione è che la definizione di "terrorismo"
divenga molto estesa fino a comprendere proteste politiche legittime
e poco violente. Per esempio, qualcuno che partecipi ad una manifestazione
contro la Banca Mondiale e rompa la finestra di un palazzo può
essere inquadrato in quella definizione, perché gli elementi
in questione sarebbero la motivazione ideologica e i danni alla
proprietà.
Se
il pacchetto non sarà approvato, cosa potrebbe essere usato
al suo posto per combattere il terrorismo?
Innanzi tutto il Governo ha già poteri molto estesi. Ed
è importante notare che noi siamo riusciti a formare una
grande alleanza per lottare per la libertà, una coalizione
che include non soltanto l'ACLU e altri gruppi di difesa dei diritti
civili, ma anche alcune delle entità più conservatrici
degli USA come l'Organizzazione dei valori tradizionali della
famiglia. In una società democratica non possiamo ammettere
una affermazione, fatta dall'Esecutivo, secondo cui è necessario
approvare questa o quella misura. Il Congresso ha il dovere di
esaminare i poteri che già esistono e di chiedersi perché
questi poteri non siano stati forti abbastanza per impedire un
attacco terroristico. Diversi dei supposti autori degli attentati
dell'undici Settembre, apparentemente erano già nelle liste
dei sospettati del FBI. Le autorità hanno agito? Hanno
fatto uso di queste informazioni? Alcuni esperti di intelligence
hanno detto di disporre di tante informazioni fino al punto di
non poterle analizzare. E' chiaro che il Governo cercherà
di aumentare i suoi propri poteri approfittandosi della paura
delle persone. Ma abbiamo avuto ripetuti esempi nella storia americana
di reazioni di panico delle quali più tardi ci siamo lamentati
profondamente: il concentramento dei giapponesi americani durante
la Seconda Guerra Mondiale e la lista nera di persone con tendenze
di sinistra durante il Maccartismo, oltre alla deportazione di
stranieri e all'arresto di giornalisti che hanno criticato il
Governo nel XVIII secolo. L'FBI è noto per i suoi abusi
di potere, non dunque per proteggerci dalle minacce interne o
esterne, ma per proteggere il Governo da movimenti legittimi di
riforma.
Esiste
il rischio che si crei un nuovo maccartismo?
Certamente. Temo un nuovo Maccartismo. Molte delle misure proposte
ora copiano alcune delle peggiori caratteristiche dell'era McCarthy.
Si è riprodotta la nozione di "colpa per associazione",
oltre alla caratterizzazione di crimine ideologico e del potere
del Governo di impedire che certe persone entrino nel paese in
ragione delle loro opinioni politiche. C'è una misura retroattiva
nel nuovo pacchetto secondo la quale se qualcuno in passato ha
dato denaro ad un'organizzazione legale, che poi è stata
considerata terroristica, allora questa persona potrà essere
condannata per un crimine molto grave, quello di appoggiare attività
terroristiche anche se non è stata questa la sua intenzione.
C'è
un'altra misura secondo la quale si può ottenere prove
fuori del terrirtorio americano seguendo le direttrici dell'intelligence
e non le direttrici giudiziarie. Cosa significa questo?
Attualmente il Governo non può cercare informazioni su
qualcuno senza il sospetto che questa persona abbia commesso o
commetterà un delitto e senza l'autorizzazione della Giustizia.
Nel 1978 è stata approvata una legge che ha dato alla CIA
e alle altre Agenzie il potere di vigilare su stranieri fuori
dei paesi, o su agenti di altri governi e organizzazioni straniere
negli USA. Ma questa legge è ristretta all'area dell'intelligence
internazionale e non può essere usata per riunire dati
su cittadini statunitensi. Secondo il nuovo pacchetto, l'FBI e
la CIA potrebbero ottenere informazioni anche sugli Americani,
anche negli USA, e senza che ci sia un forte sospetto contro queste
persone.
C'è
il rischio che il Congresso approvi questo pacchetto soltanto
con piccoli cambiamenti?
Certamente, anche se non so dire quanto grande sia questo rischio.
E' presto ancora per fare qualsiasi previsione. Ci sono parlamentari
che sono favorevoli all'approvazione di certe misure non molto
polemiche, ci sono altri favorevoli all'approvazione di tutto
il pacchetto, ma in carattere provvisorio, e altri ancora che
difendono il fatto che non si approvi nessuna misura che sia una
proposta del Governo.
Se
alcune tra le misure più drastiche saranno approvate, ci
sarà poi un modo di abolirle?
Sì. Dopo l'attentato del 1995 nell'Oklahoma, sono stati
approvati due grandi blocchi di legge con lo stesso scopo delle
misure proposte ora: aumentare il potere di vigilanza elettronica
delle autorità e estendere il potere del Governo sugli
stranieri. La ACLU ha fatto ricorso alla giustizia argomentando
che diverse di quelle misure violavano il diritto costituzionale,
e abbiamo avuto successo. Più recentemente, abbiamo vinto
due casi nella Corte Suprema.
Queste
misure non rappresentano una contraddizione per un governo che
afferma di lottare contro il terrorismo in nome della libertà
e della democrazia?
Certamente. Ed è interessante osservare che tutta la retorica
del Presidente Bush e di diversi parlamentari continua ad affermare
ripetutamente che i terroristi avrebbero conquistato una vittoria
se ci avessero impaurito al punto di farci abbandonare la libertà,
l'uguaglianza, la democrazia e la diversità, le caratteristiche
della nostra società che avrebbero provocato tanto odio
in quelli che ci hanno attaccato.
(Questa
intervista è stata rilasciata nella prima settimana di Ottobre
al giornalista Sérgio Benevides, del Jornal do Brasil, di
Rio de Janeiro)
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