Ah
che tu scappi
José
Lezama Lima
Ah,
che tu scappi nell'istante in cui avevi raggiunto la tua più alta definizione. Ah,
mia amica, che tu non voglia credere alle domande di quella stella appena tagliata, che
bagna le sue punte in un'altra stella nemica. Ah, se fosse vero che nell'ora
del bagno, quando nella stessa acqua discorsiva si immergono l'immobile
paesaggio e gli animali più fini: antilopi, serpenti dai passi brevi,
dai passi evaporati, sembrano tra sogni, senza ansie levare i più
estesi capelli e l'acqua più ricordata. Ah, amica, se nel limpido marmo
degli addii tu avessi lasciato la statua che ci poteva accompagnare, già
che il vento, il vento grazioso, si distende come un gatto per lasciarsi definire. -
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In
lingua originale: Ah, que tú escapes Ah,
que tú escapes en el instante en el que ya habías alcanzado tu
definición mejor. Ah, mi amiga, que tú no quieras creer las
preguntas de esa estrella recién cortada, que va mojando sus puntas
en otra estrella enemiga. Ah, si pudiera ser cierto que a la hora del baño, cuando
en una misma agua discursiva se bañan el inmóvil paisaje y los
animales más finos: antílopes, serpientes de pasos breves, de
pasos evaporados parecen entre sueños, sin ansias levantar los más
extensos cabellos y el agua más recordada. Ah, mi amiga, si en el puro
mármol de los adioses hubieras dejado la estatua que nos podía
acompañar, pues el viento, el viento gracioso, se extiende como un
gato para dejarse definir.
(Traduzione
di Gregorio Carbonero)
José Lezama Lima nacque nel 1910 nell'accampamento di Columbia, vicino
all'Avana, dove suo padre, ingegnere, era colonnello e direttore dell'Accademia
Militare. Conoscitore profondo di teologia, dottrine mistiche, simbolismo, gnosticismo
filosofico, di Góngora, Proust, dei poeti orfici, la sua opera complessa è satura
di chiavi, enigmi, parabole e allegorie che alludono a una realtà segreta, ambigua
e intimamente legata alle proprie circostanze. Nel 1966 pubblicò il romanzo Paradiso,
dove confluisce la sua intera traiettoria poetica barocca, simbolica e iniziatica.
Oppiano Licario, il secondo romanzo, è rimasto incompiuto ed è apparso
postumo. Dal 1929 fino alla sua morte visse con l'anziana madre e più tardi con
la moglie in una casa della parte vecchia della città. All'inizio della rivoluzione
gli furono assegnati incarichi ufficiali, ma finì per isolarsi quasi completamente,
dedicandosi esclusivamente alla sua opera letteraria. Abbandonò l'isola soltanto
per due brevi periodi in Messico e in Jamaica. Morì il 9 agosto 1976.
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