La migliore poesia
Franco Foschi
La miglior poesia
si scrive guardando fuori dalla finestra, le case, le strade, le donne
che stendono i panni, le antenne e gli alberi uniti in una breve oscillazione
ventosa. Poi una seconda buona strofa la scrivi guardando dentro, il
letto sfatto, l'armadio, la scrivania da sempre instabile, il decoro o la
mancanza di decoro, o meglio pulizia, sono indifferenti. Poi viene la
terza strofa, quella ruminata dai denti mentali, dal mal di stomaco metafisico, o
magari dalla pantomima del dolore: per intenderci, quella che è meglio
non scrivere.
 
(Poesia
tratta dalla raccolta Il ré dei ragni, Mobydick editrice, Faenza, 2000)
Franco Foschi, pediatra di professione, há pubblicato il romanzo Niente
è come appare (Hobby&Work, 1998), la raccolta Beltenebron (Mobydock,
1998, Premio "Naville"), il romanzo Un inverno dispari (Mobydick), e la
raccolta di racconti Piccoli morti senza importanza (Todaro editore).
Precedente Successivo
Copertina
|