OROPA
FRANÇA E BAHIA
Heleno
Oliveira
Recife
volto verme verbo
imbandierata di profezia
giardino sospeso di fango
attesa
resto del mondo
reliquiario.
La
ragazza raccoglie gli zoppi
libera dal lusso del malocchio
legge parabole
guarda i gigli
e mai più dorme in pace
il suo nome ha la v. di fiore 1
unisce i contrari fa del bene
eccola pura sporca bella brutta amen.
Il
tuo teso e tenero ventre.
Dell'acqua che manca al Nordeste - le tue figlie.
Ti
ricordo dentro il sole per la vita
sertaneja e prudente
signora serpente
saggia
sabiá 2
dell'adolescenza.
Quale
sarà stata l'anunciazione?
Chi ha acceso il tuo fiuto di ricerca?
L'angelo ti ha visto bella ti ha portato alla vista dei Tre?
Recife
- miraggio e pascolo.
La Parola risplendeva.
Una donna veniva da lontano.
In chiarezza purezza epifania.
Siamo
partiti senza sapere Oropa França e Bahia! 3
1
- L'allusione è a Vera Araújo, sociologa brasiliana
amica di Heleno già dalla fine degli anni Cinquanta, al
tempo in cui, poco più che adolescenti, si dedicavano entrambi
ad attività sociali e caritative nell'Azione cattolica
di Recife.
2 - Uccellino elegante, dal canto melodioso, spesso citato nelle
canzoni brasiliane.
3 - È il titolo di una canzone di Ascendo Ferreira (1895
- 1965) che parla di un negro che dice di sposare una principessa
e con lei riceve in dono dal re i territori di "Europa Francia
e Bahia". È anche l'espressione che i brasiliani a
volte usano scherzosamente per fare riferimento al "Primo
mondo", al Nord del mondo, attraverso una definizione approssimativa
e storpiata ("Oropa" è la trascrizione fonetica
della pronuncia errata del nome "Europa"), da parte
di una persona ignorante. Nella mente di Heleno è anche
il simbolo della mescolanza dolorosa e necessaria tra le culture.
(Traduzione
di Nícia Nogara. Poesia tratta dal nuovo libro, in edizione
postuma, di Heleno Oliveira, Oropa França e Bahia,
Edizioni della Meridiana, Firenze, 2004)
In
lingua originale:
OROPA
FRANÇA E BAHIA
Heleno
Oliveira
Recife
Rosto verme verbo
Embandeirada de profecia
Jardim suspenso de lama
Espera
resto do mundo
Relicário
A
moça recolhe os coxos
Livre do luxo do encosto
Lê parábolas
Olha os lírios
E nunca mais dorme em paz
Seu nome tem v. de flor
Junta contrários faz o bem
Ei-la pura suja bela feia amém.
Teu
tenso e terno ventre.
Da água que falta ao nordeste - tuas filhas.
Lembro-te
dentro do sol vida a fora
Sertaneja e prudente
Senhora serpente
Sábia
Sabiá
Da adolescência.
Qual
terá sido a anunciação?
Quem acendeu teu faro de procura?
O anjo te viu formosa levou-te ao olhar dos Três?
Recife
- miragem e pasto.
a Palavra resplandecia.
Uma mulher vinha de longe
Em claridade pureza epifania.
Partimos
sem saber Oropa França e Bahia!
Heleno Oliveira
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