GOCCE DI PROFUMO AI LOBI. ROMANTIC

Rosamaria Caputi

 

ecco. anabbaglianti. Musical

(Luci di mezza sala)
suonavano i musicanti imperterriti
speciale armonia di battaglia
nella stanza delle virtù ridotte a due
un valzer a pillole un valzer ignoto
-ah- in camera da letto barocco veneziano
a sentirsi era un -come posso dire-
un vuoto d'aria nella pancia vuota
un vortice quasi di bollicine a salire
mentre contavo un due tre un due tre un due tre
i peletti all'inguine cresciuti (e) finalmente
pestando tutto il parquet a spina di pesce

tendaggio. buio pesto. Erotic

(Attimo di dignità)
anche le borghesine sì
hanno diritto di coprirsi fitto il pube
infiocchettarlo
per farne piccolo bijou da regalare
mai distratte con grazia e media passione
e non ai manigoldi -attenta ai manigoldi-
Mamma non vuole che penso al gabinetto
-e muoviti apri sei sorda? M i serve il lavandino-
rifletto che nuda così non si piange
un bel bidet alla menta e m'attaccherei alla vetrata
tipo sei zampe di mosca spiaccicata in mostra (fresh)

rumore animale: un muggito. Noir

(Sono stata cattiva)
mi capita di sgomberare il cervello
come fare uscire a calci i gatti dai bidoni
giù nella strada disinfettata e grigia
Mamma mi ha comprato una maglia rossa
ché il nero non mi dona -dice disperata la testa fra le mani-
e mi trovo a sudarci in quella maglia squillante
nelle manovre a retromarcia -c'è poco da ridere-
Siamo sempre a tavola negli stessi posti
girata d'un quarto a destra coi piedi incrociati
mando in bestia i Commensali -bello i Com-Men-Sa-Li-
è come non avere pietà per l'ossessione-party

ultime locandine contate. Western

(Le porte sbattono)
moglie e marito vanno a spasso con l'ombrello
li prenderei abbracciandoli al volo
ed è tonfo
ma meglio sprangarsi in casa a confessare
le manie d'importazione -tutto è ereditario credo-
autopalpazione -ho una ghiandola gonfia al seno-
se mi arrabbio mi si spacca il labbro e brucia
ma ho rotto lo specchio che avevamo in comunella
tutta la famiglia -sono in una botte di ferro-
ora è squarciato il mio povero cuore latticino
che impreca spremuto al centro gocciolante
-un colpo secco dai e mi faccio il finale da sola–


Rosamaria Caputi, catanese. Laureanda in critica cinematografica e teatrale presso il Dams. Attrice professionista di prosa. Ho pubblicato "Oggi Brecht non funziona" una silloge di poesie per -I Figli Belli- editrice clandestina. Collaboro con riviste letterarie online e con la redazione di riviste cinematografiche.



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