LA
SINISTRA IN RUSSIA
Alexander
Tarasov
SULLA
COOPERAZIONE TRA ESTREMA SINISTRA E PNB
Considerando
la forte ostilità ideologica dell'estrema sinistra verso
i raggruppamenti fascisti, la cooperazione tra una parte di
essa e il Partito Nazional-Boscevico guidato dal noto scrittore
e poeta Eduard Limonov è un fenomeno stupefacente. La
natura di questa cooperazione può essere letta come
un'ammissione (forse anche irriflettuta) delle carenze ideologiche
nella sinistra radicale e della sua conseguente mancanza di
prospettive nella prassi politica.
Dapprincipio la sinistra sovietica/russa salutò Limonov
con una simpatia incondizionata - in qualità di avversario
del regime sovietico che in Occidente aveva militato nel movimento
trockista.
Nella misura in cui Limonov assunse posizione politica in modo
sempre meno equivocabile - come collaboratore fisso del giornale
Sovjeckaja Rossija (La Russia Sovietica), come membro
del PLDRi e come Ministro per la Sicurezza nel "governo
ombra" di irinovskij
-, la relazione tra la sinistra e Limonov si raffreddn drasticamente.
In questo quadro si può leggere l'articolo (polemico e
non privo di errori ed esagerazioni) del noto funzionario del
KASii Vladlen Tupikin, il quale nell'estate del 1992 accusò apertamente
Limonov di voler scatenare in Russia una guerra civile dal suo
comodo appartamento parigino, nonché di aver avuto paura
negli anni Settanta di scontrarsi col potere sovietico, preferendo
abbandonare il paese "senza distanziarsi esteticamente dal
sistema". Per amor di verità occorre menzionare che
Tupikin allora ignorava il fatto che Limonov nel frattempo fosse
rientrato in Russia e avesse preso parte nel 1991 ai combattimenti
di Vukovar in Jugoslavia, e ancor meno poteva prevedere che in
futuro quel comportamento per Limonov sarebbe diventato la regola.
I primi abboccamenti con la sinistra partirono dallo stesso Limonov.
Sebbene il PNB fosse stato costituito secondo il modello della "Nuova
Destra" (ovvero in ossequio alle idee del teorico della "rivoluzione
conservatrice" Alexander Dugin), Limonov si autodefiní ripetutamente "di
sinistra", affermando pubblicamente la sua simpatia per
le espressioni piú estreme di quella fazione politica
e prendendo contatto con "Trudovaja Rossija" (La Russia
lavoratrice) e altre testate radicali. Col tempo lo slancio "verso
sinistra" crebbe a tal punto nelle uscite di Limonov, che
inevitabilmente riuscí a risvegliare l'interesse e la
simpatia di una parte di essa.
Occorre riconoscere che il desiderio di collaborazione tra radicali
di destra e di sinistra, cosí come i tentativi di metterlo
in pratica, partirono anche dall'altra parte. L'esempio lampante è rappresentato
dalle attività del giornalista pietroburghese Jurij Nerzesov,
che esercitò tra il 1993 e il 1995 un'influenza notevole
su una parte della sinistra radicale di San Pietroburgo.
Jurij Nerzesov ha pubblicato per un certo periodo il giornale
fascista "Russkoe Soprotivlenje" (Resistenza
russa), il quale esaltava sia i fascisti che la sinistra, nonché ha
collaborato in prima persona a fogli di entrambe le fazioni,
cercando al pari di Limonov di coniugare l'idea della rivoluzione
sociale con quella nazionalista. Nel 1995 Nerzesov sostenne la
candidatura di Dugin alla Duma di Pietroburgo. Ciononostante
alla fine del 1995 tra Nerzesov e i nazional-bolscevichi si consumò la
rottura. In una conversazione privata Limonov spiegò come
Nerzesov e il PNB avessero differenti e, secondo Limonov, inconciliabili
posizioni sulla collaborazione tra ideologie di destra e di sinistra:
Nerzasov sarebbe "rosso-bruno come il KPRF"iii mentre
i nazional-bolscevichi sarebbero "nero-rossi". Alcuni
aspetti di tale divergenza sembrano balzare all'occhio nell'articolo
programmatico di Nerzesov "I comunisti e la guerra in
Cecenia" apparso
all'inizio del 1997.
Alla fine del 1994 il PNB e l'Internazionale Viola/"Movimento
partigiano" allacciarono a Mosca i primi contatti. Il leader
dell'Internazionale Viola/"Movimento partigiano" Alexej
Cvetkov divenne dapprima autore occasionale, poi collaboratore
fisso e infine membro della redazione della rivista Limonka.
Alla fine del 1996 Cvetkov era già redattore e direttore
responsabile (sotto lo pseudonimo "Pavel Vlasov"),
mentre nel 1997 in qualità di vice-caporedattore (sotto
proprio nome) esercitava un'influenza decisiva sulla linea editoriale
- continuando però a firmare i suoi interventi sotto diversi
pseudonimi, i piú noti dei quali erano "Pavel Vlasov" e "Jan
Gale".
Gradualmente entrarono in contatto con il PNB non solo le sezioni
moscovite dell'Internazionale Viola/"Movimento partigiano",
ma anche quelle di altre città quali San Pietroburgo,
Ivanovo e Vladimir. Con l'ingresso del gruppo "Realismo
comunista" nell'Internazionale Viola/"Movimento partigiano",
il movimento ingrandito passò a collaborare col PNB in
modo continuativo su scala nazionale.
Tramite l'Internazionale Viola il PNB stabilí un contatto
con la "Milizia studentesca", soprattutto dopo la pubblicazione
su Limonka di un articolo riguardante le sommosse studentesche
del 1995, nelle quali la "Milizia" aveva giocato un
ruolo di prima linea. Tramite la "Milizia studentesca" il
PNB prese poi contatto anche con l'IREANiv.
La relazione tra PNB e l'estrema sinistra divenne sempre piú stretta.
In una fase successiva entrarono in gioco anche il gruppo trockista
pietroburghese "Lotta operaia", il gruppo di artisti
d'avanguardia ETIv (soprattutto nella persona dell'"artista
socialista" Anatolij Osmolovskij), la redazione della rivista
RVCDAX, la Lega Anarco-Comunista di Samar (SAKS), l'Organizzazione
di Voroneš Orientata alla Prassi Rivoluzionaria (PROVO)
e altri gruppi ancora, a proposito dei quali occorre però sempre
premettere che la loro collaborazione con il PNB fu di natura
e intensità alquanto variabili.
Il gruppo "Realismo comunista" pubblica regolarmente
su Limonka i suoi manifesti "rivoluzionar-provocatori",
tra i quali una versione propria della bandiera americana o il
manifesto Eat the rich. Anche il manifesto programmatico del
gruppo è uscito su Limonka e perfino Anatolij Osmolevskij
e il noto artista scandalistico Alexander Brener hanno pubblicato
sulla rivista.
Limonka ristampa frequentemente articoli già pubblicati
dalla stampa di sinistra - perlopiú senza l'autorizzazione
degli autori o delle testate -, allargando tale pratica perfino
alle pubblicazioni dei piú acerrimi avversari del PNB
nell'estrema sinistra, per esempio il KRAS-MAT. Ogni tanto viene
stampato su Limonka perfino qualche singolo articolo che vanta
l'autorizzazione dell'autore.
Limonka è stata l'unica rivista (se si sorvola
sull'"organo
interno" anarchico "Bollettino AN-PRESS")
a riportare la notizia - con scopi espressamente propagandistici
- di un
gruppo di anarchici emigrati dall'ex URSS in Israele, il quale
ha aperto delle sezioni a Gerusalemme e Tiberiade e pubblica
le riviste Homer, Gavnaz e il supplemento d'arte Suson
Gavnunonvi.
La cooperazione tra raggruppamenti di sinistra e PNB non fu priva
di contrasti. Tra la fine del 1995 e l'autunno del 1996 il PNB
entrò in conflitto con l'IREAN, dopo che quest'ultimo
gruppo aveva pubblicato su "Cërnaja Zvezda" (Stella
Nera) un articolo polemico - e offensivo nei confronti di Limonov
- di Jurij Nerzesov, mentre Dmitrij Kostjenko aveva attaccato
Limonov su "Moskovskije novosti". I seguaci di Limonov
reagirono con l'articolo programmatico "Schiacciare
le due serpi" (con la prima serpe si intendevano i nazional-patrioti,
con la seconda la sinistra) scritto da Dugin ma firmato con "PNB",
il qual fatto conferiva all'articolo il valore di una risoluzione
ufficiale. Inoltre Limonov reagí personalmente all'articolo
sulla "Stella nera" definendo Nerzesov un'"aborto
malriuscito". La "storica riconciliazione" tra
Limonov e Kostjenko avvenne in seguito all'aggressione a Limonov
ad opera di ignoti e al successivo assalto al quartier generale
del PNB, che provò agli occhi di Kostjenko il fatto che
Limonov fosse effettivamente un avversario del regime russo e
del sistema vigente.
Senza dubbi sia il Partito Nazional-Bolscevico che l'estrema
sinistra russa hanno continuato a perseguire ognuno i propri
obiettivi, legando alla loro cooperazione la speranza di trarne
un qualche vantaggio politico: ingrossare la base di militanti
(ognuno a spese dell'altro), conquistare nuove piattaforme di
propaganda, appropriarsi di nuove forme di azione politica e
agitazione al fine di superare eventualmente la rispettiva marginalità sulla
scena politica nazionale. Sia l'uno che l'altro fronte riuscí in
questo senso ad ottenere qualche successo. Da una parte il PNB
sfruttò le strutture dell'Internazionale Viola/"Movimento
partigiano"/"Realismo Comunista", riuscendo a
mobilitare molti attivisti di sinistra della provincia russa.
Il gruppo "Lotta operaia" confluí direttamente
nel PNB, e il suo leader Dmitrij Zvanija divenne il segretario
del PNB di San Pietroburgo. D'altra parte Alexej Cvetkov, assunta
all'atto pratico la guida della Limonka, assestò alla
rivista una linea editoriale nettamente diversa dalla precedente,
non solamente pubblicando in abbondanza contributi di sinistra,
ma anche modificando radicalmente l'estetica della rivista, al
punto che oggi non è piú possibile stabilire con
certezza quale testo sia da prendersi sul serio e quale sia invece
puro "stjob"vii (ad esclusione degli interventi di
Limonov e Dugin, naturalmente). In aggiunta a ciò molti
gruppuscoli di sinistra della provincia sfruttano spesso la fama
del PNB "fomentata" dai
mass-media nazionali per ottenere una piú vasta risonanza.
Cosí alcuni attivisti del "Gruppo Anarchico di Kustanaj" (GAK)
sono soliti definirsi, quando fa loro comodo, "Gruppo PNB
di Kustanaj", ben sapendo che questa denominazione ha il
suo effetto sui mass-media. I nazional-bolscevichi di Voroneš e
Samara rientrano senza ombra di dubbio nella definizione "radicali
di sinistra", trattandosi di gruppi giovanili che sostengono
una cultura antagonista fondata sull'indisciplina sociale. Gli
anarchici israeliani, i quali coltivano stretti contatti con
i nazional-bolscevichi e la Limonka, hanno pubblicato
in copertina della loro rivista Homer la bandiera del PNB (falce
e martello
in cerchio bianco su sfondo rosso), ben coscienti delle associazioni
con la svastica: in Israele non solo una provocazione, ma un
vero e proprio shock.
Una parte dell'estrema sinistra (KAS, KRAS-MAT, la rivista Naperekor,
il giornale Novij Svet) ha ricusato e ricusa con violenza la
collaborazione degli altri gruppi di sinistra con il PNB, vedendovi
dietro "una calcolata strategia del fascista Limonov" volta
a "dividere il movimento anarchico" e "a servirsene
per i suoi scopi". Coloro che collaborano con Limonov vengono
considerati "traditori", "rinnegati" e "voltagabbana
fascisti". Il KAS ha preso di mira Limonov fin dal momento
in cui avviò il suo gioco con la sinistra; da constatare è il
fatto che gli attacchi del KAS non partivano solo dai fogli anarchici,
ma anche dalla stampa borghese: nel 1994 Vladlen Tupikin e Mihail
Zovma tentarono di avviare una campagna contro Limonov dalle
pagine della Novaja Ešednevnaja Gazeta (Il Nuovo Quotidiano).
Il giornale anarchico pietroburghese Novyj Svet (Luce nuova)
reagì in modo più che acceso all'ingresso di Zvanija
nel PNB e alle pubblicazioni di Cvetkov su Limonka intorno alle
figure di Machno e Bakunin, minacciando l'autore di violenza
fisica.
In precedenza Cvetkov aveva già attirato su di sé le
ire di molti anarchici pubblicando su Limonka l'articolo "Addio
anarchia". Nel caso specifico si trattò soprattutto
di un malinteso dovuto alle carenze analitiche e alla mancanza
di senso dell'umorismo che sono proprie di molti militanti della
sinistra. A prescindere da come egli si autodefinisca, Cvetkov
non è mai stato anarchico, per cui dargli del rinnegato
o del traditore non aveva alcun senso. Le considerazioni critiche
contenute nell'articolo corrispondevano poi alla sacrosanta verità.
Occorre ripetere inoltre che Cvetkov aveva trasformato intenzionalmente
la Limonka in un provocante giornale "stjob", uno strumento
della beffa estetica: non solo dava sfogo al suo psichedelico
talento letterario, ma trasformava anche gli articoli politici
in psichedelici testi letterari. Cosí i suoi contributi
su Machno e Bakunin rappresentavano il tentativo di coniugare
due obiettivi incompatibili: da una parte testi di propaganda
su celebri pensatori anarchici (nel senso voluto dal KAS), dall'altra
la parodia dei medesimi testi – da qui il Machno skinhead
che appioppa al Lenin raffigurato sulla cartamoneta una dentiera
da vampiro, o il Bakunin omosessuale che dall'altro mondo offre
consigli spirituali a Che Guevara e Fidel Castro, etc.
Altri due articoli "sessisti" di Cvetkov ("Ai
membri del PNB" e "Guida sessuale per la donna
del partito") sollevarono negli ambienti anarchici un'ondata
di indignazione generale, malgrado l'intento satirico di entrambi
fosse piú che evidente:
"
Noi siamo contro la separazione dei sessi e in special modo contro
lo sfruttamento sessuale della donna (Sessismo). Siamo contro
la pornografia e contro il trattamento della donna come persona
di seconda classe in una comunità dominata prevalentemente
dagli uomini... per questo ci battiamo per la comunizzazione
di tutte le donne... contemporaneamente siamo anche per il mantenimento
del sacro istituto del matrimonio. La famiglia è la cellula
fondante della nostra società."
"
La donna del partito non può restare per piú di
tre anni nel partito... la donna del partito è tenuta
a non utilizzare durante le mestruazioni assorbenti prodotti
da imprese straniere... la donna del partito non ha diritto a
forme anomale di sesso, salvo che ciò non sia stato deliberato
dalla dirigenza del partito o che agisca in missione di spionaggio...
in caso di violazione del codice penale alla donna del partito è concessa
la possibilità, in alternativa alle abituali forme di
espiazione della pena, di prestare servizio nella casa di piacere
del partito... la donna del partito ha diritto a una porzione
extra e a un trattamento speciale nei ristoranti, negozi di bellezza
e parrucchieri del partito... la donna del partito è tenuta
a lasciarsi applicare un tatuaggio a spese del partito... la
donna del partito è tenuta a non rasarsi o strapparsi
la peluria naturale, fatti salvi i capelli sulla testa..."viii È superfluo
menzionare che il PNB non dispone di bordelli, ristoranti, negozi
di bellezza e parrucchieri, e nemmeno di un "tatuagggio
di partito".
Alexej Cvetkov una volta ha anche riconosciuto espressamente
durante un'intervista a un foglio trockista che molti testi di
Limonka hanno il carattere di beffa e possono essere recepiti
solo con senso dell'umorismo.
L'esagerata opinione di sé e della propria importanza è una
caratteristica di molti radicali di sinistra, e ciò conduce
alle loro reazioni isteriche di fronte alla cooperazione di strati
della sinistra con il PNB, nella forma di permanenti "comunicati" (ma
sarebbe piú opportuno denominarli delazioni) sul "comportamento
errato" di questi o quegli anarchici o trockisti. I comunicati
vengono poi pubblicati e regolarmente spediti in occidente (spesso
via internet).
D'altra parte l'attrazione reciproca tra PNB e una parte dell'estrema
sinistra non è un frutto del caso. Essa deriva non solo
da un'identità fondata su una visione del mondo esistenzial-apocalittica
e ancorata in due varianti di opposizione extraparlamentare accomunate
dal medesimo nemico - la democrazia borghese -, ma anche dall'apparentemente
simile (e sostanzialmente opposta) fusione di politica ed estetica,
quella medesima fusione già teorizzata da Walter Benjamin
negli anni trenta (il fascismo estetizza la politica, il comunismo
politicizza l'arte). Mihail Zovma riconobbe già all'inizio
del 1995 che i giovani radicali di sinistra e di destra sono
accomunati in Russia da una medesima visione di "élite" e "massa",
che risulta evidente dal formato, dallo stile e dal livello intellettuale
delle loro pubblicazioni (Cërnaja Zvezda, Bumbaraš-2017,
Limonka).
Una somiglianza sostanziale tra Limonka e Bumbaraš-2017 è stata
riconosciuta anche da Cvetkov. E anche il passaggio di "Lotta
operaia" e di Dmitrij Zvanija tra le braccia del PNB era
prevedibile in partenza, se si confrontano il testo programmatico "Il
soldato della rivoluzione" di Zvanija e l'articolo di Dugin "Il
soldato politico".
PNB e radicali di sinistra condividono effettivamente un medesimo,
o perlomeno analogo orizzonte teorico (filosofico, sociologico
ed estetico). Cosí per esempio l'ideologo del PNB Dugin è,
insieme a Zovma e Osmolovskij, un grande ammiratore e divulgatore
delle idee del "padre dell'Internazionale Situazionista" Guy
Debord.
Vladimir Kamynin ha tentato di elencare i motivi dell'attrazione
tra Partito Nazional-Bolscevico ed estrema sinistra sulla rivista
anarco-ecologica La terza via: il medesimo stile d'azione politica
(a margine della scena principale); il medesimo radicalismo dimostrativo
che non sfocia in azione (ovvero in terrorismo); il medesimo
assalto teorico all'establishment; il medesimo avversario; la
medesima piattaforma programmatica limitata all'atto pratico
a forme di lotta extraparlamentare.
Su questa base è sorto un fenomeno particolarmente esotico,
un gruppo relativamente poco noto originario di Petropavlosk-Kamcackij
chiamato "Partito dei Socialisti Rivoluzionari" (PSR),
il quale pubblica un foglio radicale (L'Estremista), con inserti
dal titolo: "Radicale", "Terapia
della bomba" e "Anni
di piombo". Queste persone si autodefiniscono "gruppo
PNB della Kamcatka" e sul loro organo di stampa consigliano
la lettura di (in ordine di apparizione): Sergej Necaev, Mao
Tse-Tung, Adolf Hitler, Benito Mussolini, Leo Trockij, Mihail
Bakunin, Herbert Marcuse, Frantz Fanon, de Saint-Simon, Maximilien
Robespierre, Honoré de Mirabeau, Johann Most, Karl Heinzen,
Friedrich Engels, Karl Marx, Vladimir Ilijc Lenin, Josef Stalin,
cosí come delle riviste Limonka, Elementy, dei fogli fascisti
Zemšina e Era Rossij, quelli die comunisti Bumbaraš-2017 e Saetta, e degli anarchici Stella
Nera e Lotta di classe. Nelle
pubblicazioni del PSR vengono citati uno accanto all'altro Lenin,
Necaev, il narodovolec Alexander Mihailov, il teorico della sinistra
radicale Frantz Fanon e il leader dei neofascisti italiani Pino
Rauti.
Contemporaneamente la collaborazione con la sinistra ha prodotto
delle trasformazioni anche nel PNB. I Nazional-Bolschevichi hanno
dato vita - insieme alla "Federazione dei Giovani Comunisti
Russi" di Bylevskij e alla "Milizia Studentesca" -
al Comitato Organizzatore russo per il Festival giovanile e studentesco
tenutosi all'Avana. Il PNB e la "Milizia" cercarono
inoltre di organizzare le proteste studentesche del 27 Febbraio
1997. Il 22 Aprile dello stesso anno Nazional-Bolscevichi, komsomolcy
e anarchici lanciarono insieme dalla Piazza Rossa pomodori marci
contro Zjuganov.
Le cose presero una piega tale che dalle pagine di Limonka il
giornalista di Riga Andrej Ljovkin giunse alla conclusione che
la rivista fosse passata "da dentro" sotto il controllo
degli anarchici, i quali dietro al paravento del Nazional-Bolscevismo
avrebbero propagato la loro ideologia.
La costante comunicazione con i radicali di sinistra condusse
l'ideologo del PNB Dugin a pubblicare nel marzo del 1997 un articolo
dal sottotitolo "Apologia dell'antifascismo", che esecrava
fascismo e nazionalismo ed esaltava per contro come strategia
centrale antifascismo, marxismo e lotta di classe.
"
Il Nazional-Bolscevismo deve ritornare a pensare per classi...
io sono un proletario e sono per la lotta di classe. Il Nazional-Bolscevismo
sceglie la strumento di lotta dell'antifascismo".
Non è credibile che il PNB abbia preso definitivamente
le distanze dall'"idea nazionale", ovvero dal tentativo
di coniugarla con la rivoluzione sociale. Tuttavia sembra che
il dialogo con la sinistra abbia portato nuovi accenti nell'ideologia
del PNB. Ciò risulta evidente anche dall'intervento di
Limonov alla conferenza "Nuovo radicalismo rivoluzionario",
con il quale ha annunciato che dallo slogan del partito "Rivoluzione
sociale e nazionale!", quest'ultimo aggettivo sarebbe stato
depennato in quanto reazionario.
(Traduzione
di Antonello Piana)
Brano
tratto dal volume ”La sinistra in Russia: dai moderati
agli estremisti”, a cura di A. N. Tarasov, G. J Cerkasov,
T. W. Šavšukova, Mosca 1997, pp. 56-59
i
Partito Liberal-Democratico Russo
ii Confederazione Anarco-Sindacalista
iii Partito Comunista della Federazione Russa
iv Iniziativa Anarchici Rivoluzionari, movimento costituito da Dmitrij Kostjenko
dopo la sua espulsione dal KAS
v ”Exproprjacija Territorij Iskusstva” (Espropriazione del territorio
artistico)
vi ”Gavnaz” in ebraico significa ”formaggio giallo”,
mentre ”Suson
Gavnunon” qualcosa come ”il cavallino gobbo”, da un verso di
P. Jeršov del 1834. In russo però la sillaba ”Gav” rimanda
al sostantivo ”Gavno” (merda), mentre la parola ”Sunon” al
verbo ”sozat‘” (succhiare, leccare). Una miscela dunque di
letteratura classica e linguaggio di strada.
vii Espressione russa gergale per una parodia aggressiva e provocatoria
viii Limonka nr. 56
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