LOOK
AT THE SEASCAPE!
ovvero
la vita avventurosa del capitano von dem Busche, raccontata
da lui stesso.
Un romanzo-collage di Gregor Kunz
Cos‘è infine
un collage? Tagliare, incollare, una relazione amorosa molto
stretta... Quando i mondi reali si incontrano su un piano che
non appare loro consono, allora nasce il collage: ombrello
e macchina per cucire si amano su un tavolo da chirurgo.
Il romanzo-collage è un’invenzione di Max Ernst,
nel nome e nella sostanza. Era il 1929 e in Francia. Come avrebbe
potuto essere altrimenti? I collages lungo un filo raggrinzito,
tra i filamenti impaginati, formano un libro di immagini guarnite
da testi eloquenti e ritrosi. Soffrono di solitudine in mezzo
ai tristi orfani della scienza; incutono terrore ai piani alti
della letteratura; tra i fianchi dell’arte estranei meno
che altrove, ma mai comunque a casa.
Una certa parentela con il fumetto e la poesia lirica non si
può negare, ma le analogie si esauriscono presto. Il meraviglioso è sempre
bello, per quanto possa essere non-vero. Probabilmente è solo
il meraviglioso ad essere bello.
Il Capitano von dem Busche fece mostra di se dapprima nelle biblioteche
casuali della mia infanzia, alla fine degli anni 70 in alcune
strade di Berlino (Nord-Est), lungo i flutti dell’Elba
con la luna piena – anche se pioveva, nevicava o gelava – e
anche nell’anno di grazia 2000, durante un racconto curiosamente
sussurrato da un’eco per bocca di una bella nipotina. In
quell‘evocazione compariva un tre alberi attrezzato a brigantino
a cui il vento aveva sciolto la velatura. In tal modo quella
storia aperta poteva essere continuata con gli occhi, attraverso
le mani, tramite forbici, tagliacarte e colla: il Capitano e
il suo pappagallo, l’avventura dell’avventura attraverso
materiali assolutamente contemporanei, per la maggior parte silografie.
Se il Capitano sia davvero esistito e in quanti esemplari diversi
non è essenziale, cosí come se si chiamasse davvero
come viene chiamato. In ogni caso continua a vivere nel suo secolo
perenne. Probabile che lo abbia incontrato di persona, in una
foto, un ricordo del futuro o un caso clinico. Assodato sembra
il suo incontro con il famoso - a suo tempo - Capitano von Tenckeschberg,
e anche Watson e Watson sono attestati, Massimiliano d’Absburgo
e le vecchie grand-dâmes (al tempo ancora giovani!) Meta
e Ironia. Nelle piú disparate contrade del creato – New
York e Parigi, Berlino e Weimar, Cairo e Santorino – il
nostro vagabondo baleniere cercò quello che aveva in tasca...
e trovò comunque le solite cose: amore, lavoro, delitti.
Quel cammino esistenziale cosí comune viene descritto
al meglio dalle sue stesse parole: „Che incubo! Gli dei
erano ben intenzionati nei miei confronti“. O quelle del
suo fedele cronista: „Nelle notti di luna piena, a pezzi
coi nervi, preda d’amore o sull’orlo del noto furore...
non sempre il capitano von dem Busche si riconosceva - guardandosi
la mattina allo specchio - nelle sue cangianti apparizioni.“
Nelle
notti di luna piena, a pezzi coi nervi, preda d’amore
o sull’orlo del noto furore... non sempre il capitano
von dem Busche si riconosceva - guardandosi la mattina allo
specchio - nelle sue cangianti apparizioni.
I
padri, i padri...
Niente
di piú orrendo di una macchina, niente di piu tangibile
di un organo.
Non
appena ebbero accettato cominciò la grande morìa.
Lo
sa Dio, io non ci tenevo davvero, integerrimo nelle latebre
dei miei affanni...
Ma
chi erano in verità i Grandi Invisibili?
Ai
cento nomi carnivori, per l’unica e la medesima disgrazia.
Il
compenso per il buon lavoro è quasi sempre un oltraggio.
Non
crede, capitano, che siamo tutti uguali davanti a Dio?
Come
si suol dire: gli occhi chiusi e avanti tutta.
Col
Suo permesso, ma non col mio... come se l’epoca avesse
appena cominciato ad esprimersi in modo assennato con frasi
semplici.
Con
Dio iniziano le guerre e i libri contabili...
Come
si sospettava: era solo una questione di esercizio.
Bosco
a tre spigoli, poco prima del crepuscolo...
Un
giorno di neve.
(Traduzione
di Antonello Piana)
Gregor Kunz è nato a Berlino (DDR) nel 1959 e vive attualmente
a Dresda. Operaio forestale, scavatore archeologico, portalettere,
maschera al cinema, poeta e autore free-lancer, giornalista
e artista figurativo. Pubblicazioni: Poets Corner Nr. 13
e Nordbad (poesie), Bizarre Städte, Sklaven, Sklaven-Aufstand,
Gegner, ndl e Herzattacke. Dal 2000 si occupa di immagini,
2 romanzi-collage all‘attivo.
Per "Look
at the seascape!" è in cerca di un editore. I
diritti sono in mano all’autore. Il romanzo-collage
si compone complessivamente di 151 immagini suddivise in
14 capitoli.
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