DUE POESIE
Ivo Andric
ALTITUDINE
Lontana
arde la stella,
Caro m'è il silenzio. Sogno
I passi di forze prosperose, custodite con saggezza,
Volano come saette dalla scia dorata e infinita,
Non si conosce la loro meta
Non si vede la loro origine.
Sotto
di me nel profondo giace
Uno specchio frantumato e cieco nell'ombra,
L'amara lusinga di cui si nutre
L'angoscia della vita che scorre.
Io
seguo l'infinita traccia lucente.
Sono solo. Muoio anch'io.
Dal mondo si va senza salutare.
(1919)
LA FUGA
Quando
l'autunno spegnerà i rumori
E i colori nella luce premortale
Lenta inizierà la fine,
Quando al sole sarà tolto il potere
Io mi metterò in cammino.
So
che l'estate ardente
Non tornerà
Che è morta la gioia e la sete appagata
E che la terra straniera
nessuno rese felice,
ma so che per lo sguardo triste
i luoghi nuovi sono il migliore ristoro
e che ogni dolore
si rinnova in una più grande
e guarisce.
(Roma,
1921)
(Poesie
tratte da Poesie scelte, a cura di Stevka Šmitran, Casa
Editrice Le Lettere, Firenze , 2000)
Ivo Andric, scrittore
bosniaco, ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1961.
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