Nient'altro da dichiarare?

Leonardo Zanier





granda pesant scussada
cença retangui o taronts
colorâts di hotei
sglonfa
tegnuda adun cun cuardas
o cun cinturias

"Zoll bitte/
dogana prego/
douane s'il vous plait"
"Di chi è quella?"
"Mia..!
"La apra!"

dôs panceras di lana
ativâi scarpons scarpas
scarpets imprescj
un kitil todesc
cjamesas mericanas

"Nient'altro da dichiarare?"
"No jodiel!?"


In Italiano:

Nient'altro da dichiarare?

grande pesante spellata
senza etichette variopinte
rettangolari o rotonde di alberghi
gonfia
tenuta assieme con corde
o con cinghie

"Zoll bitte /
dogana prego /
douane s'il vous plait"
"Di chi è quella?"
"Mia..."
"La apra!"

due panciere di lana
stivali scarponi scarpe
scarpetti attrezzi
una giacca militare tedesca
camicie americane

"Nient'altro da dichiarare?"
"Non vede?"




(Tratto da Liberi... di dover partire / Libers... di scugnî lâ, Ediesse Friulibris, 1998, Roma)



Leonardo Zanier, 1935, originario della Carnia, regione alpina del Friuli, come molti suoi conterranei ha lavorato più a lungo all'estero che in Italia, in particolare Marocco e in Svizzera. È stato presidente della Federazione delle Colonie libere italiane in Svizzera e della Fondazione ECAP; è oggi presidente di EUNETZ, una rete europea, convenzionata con la CGIL, impegnata nella formazione dei migranti nei principali paesi dell'UE. Scrive poesie dal 1960, prevalentemente in friulano. Molte delle sue raccolte di versi sono state musicate e tradotte nelle principali lingue europee.




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