Tre poesie
Nader
Ghazvinizadeh
In ricordo del campo Savena
Alla Cirenaica c'è una tribuna che sembra una fermata di campagna
c'è un torneo estivo all'ora di merenda si gioca nei cortili, la cena si raffredda
Ecco, i tagliaborse del Pontevecchio facce sporche giù dalle case di Via Mondo
Giù dalla Suburbana c'è la tribuna che sembra una ferrovia
i bambini
dai quartieri c'è un torneo dei Bar buio anche sotto i riflettori
Ecco la Coppa predieri
per bere il vino rosso della Terza dal cartone
il latte caldo della Prima con la vodka della Promozione
la tribuna
di legno, e sopra passa il treno
Coppa delle Fiere
Tu sai che il calcio è gitano, rumeno Mister qui il campo è una steppa
è il gioco che vince chi ha la barba incolta c'è un rapinatore, d'area di
rigore, come un pescatore, scuote le reti nere arriva di notte ti
aspetta sul secondo palo Tu sai che il calcio è giostraio il sogno operaio
del Rayo Vallecano un giocatore di terza classe avanti, indietro,
un geometra che sogna di diventare architetto nel vagone letto Le città
in trasferta come il mercante in fiera fino alla cattedrale: il San Mames
il calcio è un tango Enzo Francescoli certi centravanti sono croci
certi campi sono come cicatrici Tu sai che la partita è creola il tifo
è mulatto vince chi gioca di tacco Mister parla in dialetto qui
la panchina scotta vince chi gioca la matta.
I ciclisti
Abbiamo nella gola le dolcezze di Laigueglia e Albissola
la ruota
di farina, la strada di pietra usciamo la mattina, mugnai della fatica
abbiamo tutti nel cuore la salita
|
Nader
Ghazvinizadeh, iraniano, ha vissuto a Eesph'an e poi a Bologna. Allena la
squadra di calcio del Botafogo, ha scritto di criminologia ed urbanistica su vari
quotidiani, è stato giornalista radiofonico. Ha firmato la sceneggiatura dei film
"Drobgnac" e "Apocalisse in Via Orfeo". Suoi testi sono inclusi in Dieci poeti
italiani (Pendragon 2002), Poesia.Narrativa (La Meridiana 2003)
e Annuario di poesia 2004 (Castelvecchi 2004).
.
Precedente IBRIDAZIONI
Pagina
precedente
|