Dal macellaio

 

Jessica Cancila

 


C'è il solito traffico delle cinque giù da Mario, stasera. Qualche pensionato, una madre e una figlia perchè domani avranno un pranzo e sono venute a ritirare l'agnello. Una signora col cagnolino, che passa tutte le sere per prendere gli avanzi. Mario sorride a tutti, li serve e intanto controlla Antonio, suo nipote, che dovrebbe essere qui per imparare qualcosa. Senza dimenticarsi mai di Giulio, che sta invecchiando e spesso non capisce gli ordini dei clienti e rischia di farli innervosire.
Fuori piove.
Tutti indossano soprabiti densi, scuriti a macchie dall'umido. Vicino alla porta l'ombrelliera è colma e qualche ombrello, soprattutto quelli piccoli pieghevoli, è appoggiato a terra.
La porta si socchiude. Si apre.
Lisa è sulla soglia, poi entra.
Lisa si accorge subito che quel gesto meccanico che fanno gli sguardi quando si concentrano su un nuovo entrato per poi ritrarsi alle faccende precedenti, stavolta invece indugia. Tutti quegli occhi indugiano. Su di lei. E nessuno parla.
Lisa è nuda, completamente nuda.
Loro la guardano. Lei cerca dietro il bancone i volti noti, e sorride, senza capire. "Mario, buonasera"
"Si… signorina… buonasera… Ma… che fa? Cioè, come va? Antonio… smettila di fissare, dai il filetto alla signora piuttosto. Forza. Giulio… tu… prendi l'altro camice… di là… vedi un po' di fare qualcosa, vai. Scusi signora…mi dica, la prego… lei voleva… ah sì, il fegato, ecco… quanto gliene faccio?"
" Che? Ah sì il camice… è di là ha detto… eccolo. Mah, che tempi. Poveraccia. Glielo avevo detto io… non ci stia troppo in America, signorina…
Eccoci qua.
Signorina… come va? C'è un po' di fila, stasera, le prendo una sedia, perchè non si siede? Ecco, si sieda. Guardi un po', non ha… freddo? Lo vuole questo? Sì, se lo metta… ecco, no, non si preoccupi, non ci serve. Se lo metta. Ecco, sì, così… è un po' grande… è sbracciato, ma è pulito eh?! Almeno si… asciuga, un po'.
Ma guarda te…"
"Grazie, Giulio"
"Ma di che, scherza? Antonio… sbrigati, non hai altro da fare? Lavora. Questi giovani… posso servirla intanto, signorina?"
"Avevo una lista con me… non la trovo, non ricordo cosa dovevo prendere…"
"Lo, vuole il telefono? Telefoni a casa... magari c'è qualcuno"
"Ah, grazie sì, ma… non ho nemmeno i soldi con me…"
"Per quello ci mancherebbe, passa domani.. è lo stesso. Chiami, chiami casa, senta un po'"
"Sì, grazie…Pronto? Mamma.. sono io.
Sono da Mario, ho dimenticato a casa la lista. C'è qualcuno lì, c'è papà, può venire a portarmela?"
"Papà è dai nonni, e tua sorella sta parlando al telefono. Come hai fatto a dimenticare la lista, sei uscita apposta"
"Lo so, mamma, mi dispiace. Luca c'è? Ha detto che sarebbe venuto…"
"Si, è venuto, ma è andato a prendere la legna, credo, per il caminetto"
"Ho capito. E... te?"
"Sto preparando il sugo per stasera, sono qui da stamani a cucinare. Non posso lasciare tutto ora"
"Capisco. Mario potrà darmi qualcosa lo stesso, mi farò consigliare da lui. Va bene?"
"Va bene, fai per la meglio.
E torna subito, ha ricominciato a piovere."



Jessica Cancila è nata a Lucca, dove risiede, il 19 febbraio 1974. Laureata in Lettere Classiche ha collaborato con l'Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa e ha conseguito un dottorato in Linguistica presso l'Università di Perugia. Attualmente svolge ricerca presso L'Università per Stranieri di Perugia. La fotografia e la scrittura le sono fedeli compagni di viaggio.




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