La notte non riuscendo


Carlo Bordini





La notte non riuscendo a dormire ho visto un processo in televisione
sia il giudice che l'imputato avevano l'aria di persone che lavorano troppo
l'imputato cercava di prendere tempo il giudice aveva l'aria rassegnata
tutti sapevano che i loro interessi reali erano altrove e che quello era soltanto uno spettacolo

sia il giudice che l'imputato avevano l'aria di persone che sono costrette a pensare molto
e a ricordare molte cose che non riuscivano a ricordare
si parlava di una guerra in corso
l'imputato diceva di essere un contadino e il giudice aveva l'aria stanca
tutti tenevano per il giudice sapendo che era il più debole ma che alla fine avrebbe vinto perché era il più giusto

il sedicente contadino era accusato di molti omicidi
i deboli che testimoniavano contro il contadino si atteggiavano ad eroi
(e infatti lo erano)
e il contadino che in realtà è un assassino si atteggiava a pover uomo che ha sempre lavorato
e diceva di non aver mai conosciuto una cosa che si chiama Cosa nostra
tutti avevano l'aria di persone che hanno lavorato troppo
il contadino sapeva di aver perso ma pensava ai suoi affari
tutti parlavano di infiltrazioni nella polizia
negli altri canali c'erano dei film comici erano vecchi film perché era notte e sembrava tutto un altro universo parallelo con vecchi comici che parlavano
e processi che di giorno non si sarebbero fatti vedere
scienziati che raccontavano le loro cose astruse



Carlo Bordini è ricercatore presso il Dipartimento di Storia moderna e contemporanea dell'Università di Roma "La Sapienza". Ha pubblicato diversi libri di prosa e poesia fra cui si ricorda la recente antologia poetica Pericolo (Manni 2004).


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