Daniela Casini

Scoprire le rovine ben nascoste
Al centro delle notti più chiassose di gioia e d’entusiasmo.
Scoprire ciò che più ci fa paura
E che affannosamente ignoravamo.
Adesso, innegabili, presenti, nude.
Erette su ogni sguardo.

Come le verità più ingombranti,
Inopportune, sterili.
Negate, non volute.
Da ribellarsi, da dimenarsi nel vuoto della loro assenza.
Ma sempre da fuggirne.
Da scegliere tutt’altro, qualsiasi cosa d’altro.

E guarda con che ardore si cerca l’ignoranza!
E guarda con che slancio, fatica, ostinazione!
E guarda, invece, adesso.
Le illusioni, i fragili armamenti, le fortificazioni…
Che crollano, da soli, senza un attacco, senza nemici.

E invece di morirne, di esserne travolto,
Tu ammiri questa bella distruzione,
Che mostra, ad una ad una,
Le rovine.

Scoprirne lo splendore, la chiarezza,
Il morbido richiamo.

Abbandonarsi un po’, soltanto un altro po’…
Da quanto tempo, quanto! Le cercavo.

         

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