Speciale: IMMAGINI E
VERSI
L’anima esplora i recessi della tomba
Questa volta all’origine di tutto c’è una poesia. Nella fattispecie The Grave, un lungo poema didascalico (circa 800 versi) sulla morte e la perdita composto nel 1743 da Robert Blair, uno dei capifila dei cosiddetti “poeti cimiteriali” così cari ai preromantici di tutt’Europa.
Nel 1805 un altro poeta e artista visivo, William Blake – un nome oggi ben più noto di quello di Blair – ottenne l’incarico di preparare 40 tavole per illustrare The Grave da parte dell’editore Robert H. Cromek che aveva in progetto un’edizione di lusso del poema. A seguito di una disparità di vedute circa le modalità di stampa dei disegni originali, Cromek non affidò poi a Blake l’esecuzione delle acqueforti, ma diede il compito all’incisore italiano Luigi (Louis) Schiavonetti, che ne realizzò dodici.
Malgrado l’equivoco e il disaccordo intervenuti, Cromek fece includere un ritratto di Blake nel frontespizio del volume che vide la luce nel 1808 e incluse anche una sua poesia e un commento di Henry Fuseli – il grande pittore anglo-svizzero, maestro di Blake – sulle illustrazioni.
Il libro ottenne grande attenzione da parte della critica e le dodici incisioni furono doverosamente associate al nome di Blake e divennero la sua opera più celebrata per tutto il XIX secolo.
Nel 1826 l’editore Rudolph Ackermann ristampò le tavole – con titolazioni in spagnolo – accompagnate dalle poesie di José Joaquin de Mora (Meditaciones Poeticas), composte proprio in risposta ai disegni di Blake.
Diciannove dei disegni che Blake aveva preparato per The Grave sono stati riscoperti nel 2001, e si trovano attualmente in una collezione privata in Inghilterra.
Nel 2002 Jude Nutter, una poetessa angloamericana contemporanea, scrive la poesia che presentiamo oggi: versi ispirati, con fine sensibilità contemporanea, all’acquaforte di Schiavonetti tratta da un disegno di Blake che a sua volta illustra un passo del poema di Blair. Insomma una bella poesia, ma anche un incredibile distillato di immagini e versi attraverso i secoli.
Andrea Sirotti
L’anima esplora i recessi della tomba
acquaforte di Louis Schiavonetti, da William Blake
E dunque l’anima, con un’unica candela, scivola
timida dove non le compete, scalza,
con un’ampia veste indosso. E perché
non dovrebbe essere curiosa del destino
che spetterà solo al corpo. Nessuno ci dice
che l’anima è timida: ci viene detto che ascende
appena ne ha la possibilità,
abbandonando il pedestre compagno, felice
e determinata. Ma come non esserlo,
avendo di fronte un’esistenza eterna.
Penso che l’anima rinuncerebbe volentieri
al peso dell’immortalità
per sedersi qui, nell’unica casa che il corpo
può concedersi, tirarsi la veste sottile sulle ginocchia
alla luce di quell’unica candela, minuscolo lume
del mondo mortale. Nessuno ci dice
che l’anima è fedele, ma perché allora
la troveremmo qui, trasgressiva, tra le rovine.
(traduzione Andrea Sirotti)
The Soul Exploring the Recesses of the Grave
etching by Louis Schiavonetti, after William Blake
And so the soul, with a single candle, slips
timidly in where it does not belong, dressed
in a thin shift, without shoes. And why
should it not be curious about the fate
belonging to the body alone. We are not told
that the soul is timid: we are taught that it rises
at the slightest chance,
letting its pedestrian companion go, happily
and with purpose. But how could it not be timid,
faced with its own existence forever.
I think the soul would gladly relinquish
the burden of its immortality
and sit down, here in the one home the body
can afford, pull that thin shift over its knees and wait
in the light of that single candle, diminutive lamp
of the mortal world. We are not told
that the soul is faithful, but why else
would it be found here, trespassing in the ruins.
copyright Jude Nutter 2002
FromPictures of the Afterlife (Salmon Poetry, 2002)
Jude Nutter è nata nello Yorkshire. Si è trasferita negli USA nei primi anni Ottanta. Le sue poesie sono apparse su numerose riviste e antologie sia in America che in Europa. L’ultimo volume Pictures of the Afterlife è uscito in Irlanda per Salmon Poetry, Dublino 2002.
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