TU VUOI IL SONNO
Ana Cristina Cesar
Tu
vuoi il sonno: spógliati dei rumori, e
dei resti del giorno, lévati dalla bocca
il traffico e il pugnale, ombre delle
tue grida, e vestíti, pianti, corde e
anche i volti che appaiono al
tuo sonoro modo di dare, e gli altri corpi
che si stendono e si calpestano, e le mosche
che volano sul cadavere di tuo padre, e il dolore (non sentire)
che si prepara a carpire la tua veglia, e i canti che
dimenticarono le tue braccia e i tanti movimenti
che perdono i tuoi silenzi, e i venti alti
che non dormono, che ti guardano dalla finestra
e dalla tua porta penetrano come pazzi
poiché niente ti abbandona né tu al sonno
(Traduzione
di Julio Monteiro Martins insieme ai suoi studenti dell’Università di
Pisa: Monica Lupetti, Jessica Maghelli, Katia Quaglierini,
Patrizia Scorziello e Eugenia Ciccarelli.)
L’originale
in Portoghese:
TU
QUERES SONO
Ana
Cristina Cesar
Tu
queres sono: despe-te dos ruídos, e
dos restos do dia, tira da tua boca
o punhal e o trânsito, sombras de
teus gritos, e roupas, choros, cordas e
também as faces que assomam sobre a
tua sonora forma de dar, e os outros corpos
que se deitam e se pisam, e as moscas
que sobrevoam o cadáver do teu pai, e a dor (não
ouças)
que se prepara para carpir tua vigília, e os cantos que
esqueceram teus braços e tantos movimentos
que perdem teus silêncios, o os ventos altos
que não dormem, que te olham da janela
e em tua porta penetram como loucos
pois nada te abandona nem tu ao sono.
Ana
Cristina Cesar, o Ana C.,
com´era conosciuta, è nata nel 1952 a Rio de
Janeiro. Dopo il 1968 ha passato un anno a Londra ed ha viaggiato
in Inghilterra. Al suo ritorno ha tradotto poesia, ha scritto
testi per canzoni e per le riviste e i giornali alternativi
di quel periodo, ed è stata scelta per l´antologia
26 Poetas Hoje, organizzata da Heloisa Buarque de Hollanda,
che ha presentato per la prima volta tutta una generazione
di poeti brasiliani. I suoi primi libri sono stati: "Cenas
de Abril" e "Correspondência Completa".
Dieci anni più tardi è tornata in Inghilterra,
si è laureata in Traduzione, e ha pubblicato "Luvas
de Pelica". Tornata nuovamente in Brasile ha lavorato
nella stampa, in tv e ha pubblicato il libro "A Teus Pés",
dal quale è tratta questa poesia. È morta suicida
nel 1983.
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