FESTA


Wander Piroli

Dietro il bancone, il ragazzo dalla testa rosata e con il grembiule guarda l’omone negro con abiti puliti e rammendati, accompagnato da due bambini dalle scarpe da tennis bianche, uno più grande e l’altro più piccolo, ma entrambi minori di dieci anni.

I tre attraversano il salone, attentamente ma con decisione, e si dirigono verso la stanza in fondo, dove ci sono sei tavoli deserti.
Il ragazzo dalla testa rasata va a vedere cosa vogliono. L’uomo domanda quanto costa una birra, due guaraná e due pezzetti di pane.
- Duecentoventi.
Il negro si concentra aritmetico e conferma la richiesta.
- Le piacerebbe il pane con il sugo? – suggerisce il ragazzo.
- Come?
- Zuppare il pane nel sugo delle polpette. È molto più buono.
L’uomo guarda i bambini.
- Il prezzo è lo stesso – informa il ragazzo.
- Va bene.
I tre si siedono in uno dei tavoli, goffamente, come se lo facessero per la prima volta nella vita.
Il ragazzo della testa rasata porta le bibite e i bicchieri, e dopo, in un piattino, i due pani con mezza polpetta ognuno. L’uomo e (più di lui) i bambini guardano dentro i pani, mentre il ragazzo complice si ritira.
I bambini aspettano che la mano adulta porti solenne il bicchiere di birra fino alla bocca, poi ognuno assaggia il suo guaraná e morde il primo boccone di pane.
L’uomo beve la birra a piccoli sorsi, osservando minuziosamente il bambino più grande e quello più piccolo assorti nel panino e nella bibita.
Loro non hanno fretta. Il grande uomo e suoi due bambini. E rimangono per sempre, umani e indistruttibili, seduti a quel tavolo.

(Traduzione dal Portoghese di Julio Monteiro Martins).

 

L’ORIGINALE IN PORTOGHESE:

FESTA

Atrás do balcão, o rapaz de cabeça pelada e avental olha o crioulão de roupa limpa e remendada, acompanhado de dois meninos de tênis branco, um mais velho e outro mais novo, mas ambos com menos de dez anos.
Os três atravessam o salão, cuidadosa mas resolutamente, e se dirigem para o cômodo dos fundos, onde há seis mesas desertas.
O rapaz de cabeça pelada vai ver o que eles querem. O homem pergunta em quanto fica uma cerveja, dois guaranás e dois pãezinhos.
- Duzentos e vinte.
O preto concentra-se, aritmético, e confirma o pedido.
- Que tal o pão com molho? - sugere o rapaz.
- Como?
- Passar o pão no molho da almôndega. Fica muito mais gostoso.
O homem olha para os meninos.
- O preço é o mesmo - informa o rapaz.
- Está certo.
Os três sentam-se numa das mesas, de forma canhestra, como se o estivessem fazendo pela primeira vez na vida.
O rapaz de cabeça pelada traz as bebidas e os copos e, em seguida, num pratinho, os doìs pães com meia almôndega cada um. O homem e (mais do que ele) os meninos olham para dentro dos pães, enquanto o rapaz cúmplice se retira.
Os meninos aguardam que a mão adulta leve solene o copo de cerveja até à boca, depois cada um prova o seu guaraná e morde o primeiro bocado do pão.
O homem toma a cerveja em pequenos goles, observando criteriosamente o menino mais velho e o menino mais novo absorvidos com o sanduíche e a bebida.
Eles não têm pressa. O grande homem e seus dois meninos. E permanecem para sempre, humanos e indestrutíveis, sentados naquela mesa.




Wander Piroli è nato a Minas Gerais, in Brasile, e per molti anni ha lavorato come giornalista nel giornale O Estado de Minas, di Belo Horizonte. Negli anni ’60 e ’70 ha avuto grande successo come autore di racconti brevissimi, quelli presenti nelle raccolte A mãe e o filho da mãe, A máquina de fazer amor e Minha bela putana, veri classici di quel periodo, conosciuto nella storia letteraria brasiliana come il Boom literário brasileiro. La sua opera dimostra una profonda tenerezza verso la sensibilità del popolo più umile, e dei lavoratori, creando piccoli “ritratti” dei soprusi e delle ingiustizie che colpiscono i brasiliani più poveri nel loro quotidiano, mentre i sentimenti più puri dell’amore, della solidarietà spontanea, dell’amicizia e della generosità servono da riscatto a queste umiliazioni. Piroli è anche autore di libri per bambini molto popolari, come O menino e o pinto do menino e Os rios morren de sede.


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