Siamo stati credenti Margaret
Walker
Noi siamo stati
credenti, credendo negli dei neri di un antico paese, credendo nei segreti
della veggente e nella magia degli ammagliatori e nel potere dei maligni di
lucifero.Degli dei bianchi della terra nuova siamo stati credenti credendo
nella clemenza dei padroni e nella bellezza dei fratelli, credendo nel prestigio
degli umili e dei fedeli e dei puri. Né la frusta per gli schiavi
né il cappio del linciatore né la baionetta hanno distrutto la
nostra fede da negri. Nella fame abbiamo visto la cena promessa e nella nostra
nudità la gloria di una lunga veste bianca. Siamo stati credenti nella
nuova Gerusalemme. Noi siamo stati credenti sfamando i cupidi dei sorridenti,
come Moloch che vuole i nostril figli e le nostre figlie, la nostra forza
la nostra volontà e il nostro spirito del dolore. Siamo stati credenti,
muti e ritti e cocciuti e forti. Noi siamo stati credenti concedendo sostanza
per il mondo. Con le nostre mani abbiamo sfamato un popolo e dalle nostre
forze abbiamo succhiato i bisogni per una nazione. Il nostro canto ha colmato
il tramonto e la nostra speranza annunciato l'alba. Adesso siamo pronti
che ci tocchi un incandescente sigillo di ferro, per il fiato purificatore
di tante verità liquefatte, che gli occhi dei ciechi riescano a vedere
e le orecchie dei sordi riescano a sentire e che le lingue del popolo siano
colmate di fuoco vivo. Dove sono i nostri dii che ci lasciano addormentati?
Di certo i preti e i predicatori e i potenti riusciranno a sentire. Di
certo ora che le nostre mani sono vuote e i nostri cuori sono troppo gonfi
per pregare sapranno capire. Di certo gli antenati ci manderanno un segno. Noi
siamo stati credenti abbiamo portato i nostri fardelli e i nostri semi-dei
per troppo tempo. Ora i bisognosi più non piangono né pregano;
i lungo-sofferenti si ribellano e i nostri pugni sanguinano contro le sbarre
con strana insistenza.
In
Lingua originale:
We Have Been Believers
We have been
believers believing in the black gods of an old land, believing in the secrets
of the seeress and the magic of the charmers and the power of the devil's
evil ones.And in the white gods of a new land we have been believers
believing in the mercy of our masters and the beauty of our brothers, believing
in the conjure of the humble and the faithful and the pure. Neither
the slaves' whip nor the lynchers' rope nor the bayonet could kill our black
belief. In our hunger we beheld the welcome table and in our nakedness the
glory of a long white robe. We have been believers in the new Jerusalem. We
have been believers feeding greedy grinning gods, like a Moloch demanding
our sons and our daughters, our strength and our wills and our spirits of
pain. We have been believers, silent and stolid and stubborn and strong. We
have been believers yielding substance for the world. With our hands have
we fed a people and out of our strength have they wrung the necessities of
a nation. Our song has filled the twilight and our hope has heralded the
dawn. Now we stand ready for the touch of one fiery iron, for the cleansing
breath of many molten truths, that the eyes of the blind may see and the ears
of the deaf may hear and the tongues of the people be filled with living fire. Where
are our gods that leave us asleep? Surely the priests and the preachers and
the powers will hear. Surely now that our hands are empty and our hearts too
full to pray they will understand. Surely the sires of the people will send
us a sign. We have been believers believing in our burdens and our demigods
too long. Now the needy no longer weep and pray; the long-suffering arise,
and our fists bleed against the bars with a strange insistency.
(Traduzione: Adeodato Piazza Nicolai. Poesia scelta da Questo è il mio secolo:
nuove e raccolte poesie (This Is My Century: New and Collected Poems) di
Margaret Walker, The University of Georgia Press, Athens e Londra, © 1989)
Margaret Walker è nata a Birmingham, Alabama, nel 1915, nel 1942 vince il primo premio Yale Series of Younger Poets. Nella prefazione al volume Questo è il mio secolo la Walker scrive: "Ho vissuto per la maggior parte della mia vita nel Sud segregato (degli Stati Uniti). Con l'eccezione di un anno vissuto a Meridian, nel Mississippi, all'età di cinque anni, sono rimasta a Birmingham, Alabama, mio luogo di nascita, fino a dieci anni. Incominciai a scrivere in New Orleans, dove abitai dai miei dieci ai diciassette anni. A quell'età lasciai il Sud (statunitense) per la prima volta per frequentare l'Università del Northwestern; dopo la laurea lavorai a Chicago per altri quattro anni. Ho vissuto per un anno nell'Iowa durante gli anni trenta, dove ho ottenuto il Master's Degree nel 1940, e altri three anni, più tardi, ricevendo un Doctor's Degree dall'Università dell'Iowa nel 1965. Ho incominciato come docente universitaria nel 1941 al Livingstone College del Nord Carolina. Dopo avere insegnato nel West Virginia dal 1942 al 1943, ritornai nel Nord Carolina dove mi sono sposata. Dal 1949 ho vissuto e lavorato in Jackson, Mississippi, lasciando il Sud statunitense poche volte per studiare, insegnare e presentare letture. Il Sud è la mia casa, e i miei adattamenti o sistemazione in questo Sud - che sia reale oppure immaginario (mitico e leggendario), violento oppure nonviolento - è il soggetto e la fonte di tutta la mia poesia. È anche la mia vita."
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