DALLE PARTI DI PHU BAI

 

Yusef Komunyakaa

 


La luna penetra negli
alberi della notte come una sega circolare
incandescente. Nella garitta
mi appoggio ai sacchi di sabbia,
mirando a qualsiasi cosa.
Centinaia di stelle blu acciaio
intagliano un sentiero, sventagliando
argento per un secondo. Se c’è qualcuno
laggiù, non date a me la colpa.

Conto e riconto le ombre
a dieci metri di fronte, per accertarmi
che ci siano sempre.
Non oso battere le palpebre.
Il retro dipinto di bianco
delle mine Claymore
come quarti di luna.
Dicono che Victor Charlie
dipingerà gli altri lati & girerà
l’esplosione contro di te.

Se sento un rumore
premerò il bottone
& mi farò volare via?
La luna sfiora la cima degli alberi.
Conto di nuovo le Claymore
Pensando ai pallettoni
impastati nel C-4 plastico
del cervello, contando
pecore prima di rendermene conto.

(Traduzione di Antonella Francini)



Yusef Komunyakaa è nato a Bogalusa (Louisiana) nel 1947. E' autore di dodici raccolte poetiche fra cui Neon Vernacular, volume premiato con il Pulitzer nel 1994.
Pleasure Dome: New and Collected Poems 1975-1999, uscito nel 2001 per la Wesleyn University Press, raccoglie quasi tutta la sua opera in versi escluso Talking Dirty to the Gods, suo ultimo successo di pubblico e critica (Farrar, Straus and Giroux, 2000).
Oltre al Pulizter, Komunyakaa ha ricevuto numerosi riconoscimenti, dal Ruth Lily Prize nel 2001 allo William Faulkner Prize, The San Francisco Poetry Center Award, il Kingsley Tufts Prize, il Dark Room Poetry Prize e The Bronze Star per il servizio di corrispondente di guerra dal Vietnam, un’esperienza a cui ha dedicato il premiatissimo volume Dien Cai Dau (1988). Komunyakaa è stato inoltre finalista al national Book Critics Circle Award con il volume Thieves of Paradise (1998). Le sue prose sono raccolte in Blues Notes: Essays, Interviews & Commentaries (University of Michigan Press, 2000), dove si può leggere, fra l’altro, del rapporto della sua poesia con la musica blues e jazz.
Komunyakaa è anche autore di libretti (fra cui spicca Testimony, testo basato sulla vita di Charlie Parker e scritto per la Australian Broadcasting Corporation, 2000), testi teatrali e alcuni CD realizzati con musicisti, fra cui Thirteen Kinds of Desire (solista Pamela Knowles, 2000), Love Notes from the Madhouse (con il jazz ensemble di John Tchicai, 1998) e Fire Water Paper: A Vietnam Oratorio (composto da Elliot Goldenthal per la Pacific Symphony Orchestra e prodotto dalla Sony, 1996).
Dal 1999, Komunyakaa è Chancellor del’Academy of American Poets.
Ha insegnato in numerose università statunitensi e australiane; attualmente è docente di scrittura creativa alla Princeton University. Il 20 giugno prossimo sarà ospite del Festival di Poesia Internazionale di Genova.


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