LINGUA
NOSTRA
Sergio
Franzese
Ti
amo,
lingua nostra.
Tu sei ricca e povera
come noi.
Quando siamo tristi
tu ci dai le parole per piangere,
quando siamo contenti
tu ci dai le parole per rallegrarci,
quando dobbiamo nasconderci
tu, lingua nostra, ci aiuti.
Tu hai viaggiato insieme a noi
lungo le strade del mondo,
eri il fuoco delle nostre canzoni,
ed ora
in questi terreni malsani
che i gagé ci riservano
tu muori un poco ogni giorno,
come noi.
Se ti perdiamo
anche noi saremo perduti.
Ascoltate, ragazzi,
ascolta gioventù,
i nostri vecchi Sinti
ci hanno lasciato
questa bella dolce lingua.
Non dimentichiamola,
insegniamola ai nostri figli,
conserviamola sempre con noi
come l’unico tesoro
che ci appartiene.
Sergio
Franzese. Amico dei Rom e dei Sinti e studioso della cultura
e della lingua romaní, in particolare attento al mondo dei
Sinti Piemontesi, alle loro tradizioni ed alla salvaguardia del
loro dialetto nel quale, tra l’altro, si diletta a scrivere
anche poesie come quella qui pubblicata. E’ l’autore
del sito italiano di storia e cultura romaní “O Vurdón” (http://www.vurdon.it)
che contiene numerose informazioni sulla storia e sui costumi degli
Zingari in Italia.
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